Manifestazione a ROMA degli operatori del settore per chiedere lo sblocco dei crediti fiscali
Roma Piazza della Repubblica, 22 marzo 2022
Rete Italia News – Autore Sergio Sambi
I rappresentanti di migliaia di imprese che temono per il loro futuro, quello delle loro famiglie e di quelle dei loro dipendenti, erano presenti ieri a Roma nella manifestazione promossa dalla FACI (Federazione Artigiani Commercianti italiani) e da altre realtà, tra le quali il Comitato per la annunciata Class Action Nazionale dell’Edilizia.
“La manifestazione era finalizzata allo sblocco immediato dei crediti fiscali che le imprese hanno nei loro cassetti fiscali, pieni di crediti che non riescono, dal novembre scorso, a cedere neppure un solo Euro alle banche e questo fa sì che le imprese stiano fallendo, nonostante i crediti, non potendo pagare più operai e fornitori” il commento del Presidente della FACI Dott. Massimo D’Onofrio.
“Nostro intendimento” prosegue il Presidente “è quello di chiedere l’abolizione dell’articolo 28 della normativa che prevede, una volta certificato il credito dalla nascita, di far fare dei sopralluoghi e delle ispezioni ai periti delle banche… ma questo credito può essere solo ceduto alla banca e le banche fanno cartello… decidendo loro poi a quanto acquistarlo, quando pagarlo e liquidarlo, dato che hanno solo loro il potere decisionale…. tutto questo devi finire”.
La <<ovazione Catilinaria>>del presidente della FACI non finisce qui e punta il dito verso i Governanti “Visto che lo Stato ci guadagna con i crediti, incassando IVA dalle tasse che pagano le imprese e dai contributi agli operai, serve allungare fino al 2030 il Bonus 110 e – soprattutto – dare la possibilità alle <<unifamiliari>> visto che sono sei mesi che c’è un fermo totale ,concedendo perlomeno il prolungamento fino a tutto 2022”.
Nella mattinata odierna (mercoledì 23 marzo NDR) una delegazione dei manifestanti è stata invitata dal MEF per esprimere le proprie richieste e sostenere i propri diritti.
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