Il motivo principale della “guerra al “Mining” (il procedimento che permette l’estrazione delle criptovalute) avviata dal Governo Cinese, tramite la Banca Centrale, è in primis per l’alto consumo di energia elettrica, contrario ai suoi programmi di risparmio energetico.
RETE ITALIA guarda con ottimismo all’avvio della produzione di generatori elettrici autonomi da 3 a 50 Kw sostenibili e “Carbon free” da parte di una Azienda “Made in Italy” convenzionata a RETE ITALIA Energia Green.
Questa soluzione permetterebbe di abbattere i costi dell’energia elettrica assorbita dai potenti computer e sarebbe il “toccasana” per i “Minatori” e gli investitori di tutto il mondo.
Altro discorso invece il fatto che il Governo di Pechino voglia mettere al bando un sistema di transazioni a lei impossibile da tenere monitorato e controllato, preferendo invece vietarne l’utilizzo a favore di una valuta virtuale di Stato, più facilmente gestibile.
Un “Rovescio della Medaglia” davvero emblematico che lascia aperti molti interrogativi. Certamente se prenderà piede la diffusione del sistema autogestito di generazione di Energia Green, la guerra sarà ancora più aspra e difficile.
Nel frattempo il “mercato” delle criptovalute è costantemente tenuto sotto scacco, lasciando agli speculatori seriali ampio margine di manovra. Nella sola giornata di ieri, infatti, pare che il Bitcoin, la criptovaluta più famosa, è scesa di oltre il 6% mentre l’Ethereum è sceso del 10,7% e l’intero mercato pare abbia perso quasi 50 miliardi di dollari.
Rete Italia News – Autore: Sergio Sambi
Rispondi